Quando i componenti famigliari non riescono ad assolvere le mansioni di cura e assistenza all’anziano, per lavoro o per altre ragioni date dal vivere quotidiano, si ricorre a personale specializzato, le cosiddette badanti o assistenti familiari.

La famiglia diventa a questo punto “datore di lavoro”, ruolo che non è sempre pronta ad esercitare, ci si deve improvvisare per risolvere una serie di incombenze che nella maggior parte dei casi causano notevoli  problematiche.

Una può essere la ricerca e la selezione del personale che viene effettuata in modo non professionale,  con il rischio di essere inondati da richieste che non si è in grado di gestire.

Oppure si può cadere in  forme di taglieggiamento spiacevoli rivolgendosi per la segnalazione ad altre assistenti familiari.

Non è da meno la gestione del rapporto lavorativo che è basato su diritti e doveri di entrambe le parti, anche se non possono logicamente “fossilizzarsi” in un solo rapporto di lavoro.

E’ normale che la famiglia verso la persona che accudisce il proprio caro abbia un rapporto di familiarità che, però, causa conflitti interpersonali nel momento in cui insorgono incomprensioni riguardanti le esigenze lavorative.

Queste incomprensioni deteriorano e logorano il rapporto di lavoro  famiglia-badante ed, alla lunga, possono causare la rottura dello stesso.

Lettera di Maria

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